Alfredo Giunchi è nato a Cervia, in provincia di Ravenna, il 6 settembre 1918; terminati gli studi, si arruola volontario nella Marina Militare a Venezia il 15 settembre 1938, dove oltre l’addestramento, frequenta i corsi previsti per la sua categoria, che completa a La Spezia, nella struttura del Varignano.
Alla fine di ottobre del 1938 viene destinato alla 1° flottiglia MAS, sotto il comando del Capitano di Fregata Paolo Aloisi., per completare dell’addestramento, terminato il quale prende imbarco sul MAS 505 della 5° Squadriglia MAS, comandato dal Sottotenente di Vascello Luigi Durand De La Penne, che verrà poi sostituito dal Tenente di Vascello Luigi Ferreri Caputi.
Nell’imminenza della guerra, inizia una frenetica attività addestrativa che vede coinvolta tutta la squadriglia con i MAS 505, 507, 510 e 525, sui quali Giunchi completerà la sua formazione professionale.
All’intervento in guerra dell’Italia, 10 giugno 1940, la 5° squadriglia MAS viene trasferita a Lerici al comando del Tenente di Vascello Montani, già Aiutante di Bandiera di Aimone di Savoia duca d’Aosta, mentre il comando del MAS 505, su cui presta servizio Giunchi passa la Sottotenente di Vascello Alcide Mazzanti.
In questa fase della guerra, uno dei compiti della squadriglia è l’ascolto idrofonico antisommergibile effettuato a turno dai MAS e quello antiaereo effettuato da pescherecci militarizzati che operano in affiancamento ai MAS.
Nel 1941, con l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi, i MAS 505 e 525 vengono destinati a San Mandrie, un porto nei pressi di Tolone, a disposizione dell’Ammiraglio Tour.
Nel 1942 tutta la squadriglia MAS, al comando del T.V. Paolo Jappelli, viene inviata a Sant’Antioco in Sardegna con il compito di sbarcare in Tunisia i guastatori del Battaglione San Marco comandati dal capitano Camisasca.
Dopo l’armistizio i MAS della squadriglia rimangono a Sant’Antioco sino all’arrivo delle truppe americane che li trasferiscono alla Maddalena dove continuano la guerra al fianco degli alleati con missioni a Bastia, in Corsina e nei territori occupati.
Dopo la morte del comandate Jappelli, avvenuta durante una missione all’isola di Capraia, si avvicendano al comando i Tenenti di Vascello Marano e Sarti; quest’ultimo sbarca il Capo Segnalatore Giunchi dal MAS 505, affidandogli compiti di segreteria.
Dopo un episodio di ammutinamento nel quale perdono la vita tre ufficiali, tutto il personale, estraneo all’ammutinamento, viene trasferito prima a Brindisi e successivamente a Venezia, ma Giunchi viene sbarcato nel porto di Senigalia e congedato.
Dal 1948 fino al 1958 naviga con diverse compagnie di navigazione su transatlantici e navi passeggeri in qualità di steward di bordo.
Al termine della attività mercantile, mette a frutto l’esperienza acquisita sui transatlantici aprendo, nel centro storico di Lerici, un ristorante che per oltre venticinque anni gestirà con la famiglia, creando uno dei punti di forza della ristorazione lericina.
Ma Giunchi non dimentica di essere un marinaio, così, quando nel 1970 viene aperto il Gruppo di Lerici della Associazione Nazionale Marinai d’Italia è fra i primi ad iscriversi mettendosi a disposizione, e divenendo ben presto una delle colonne portanti ed assumendo per un lungo periodo l’incarico di segretario.
Alfredo Giunchi salpa per l’ultima destinazione il 13/09/1998.
MAS 505 – classe “500”, prima serie – Dislocamento: 24 tonnellate – Velocità: 42 nodi – Equipaggio: 9 – Armamento: 1 pezzo da 13,2, 2 lanciasiluri da 450, 1 scaricabombe antisommergibili – Nota: unità con carena a due gradini; non molto robusto, ma veloce e manovriero – Storia: in servizio nel 1937; perduto nell’aprile 1944 a Porto Santo Stefano (Isola d’Elba).