L’intendimento prioritario che mi ha guidato nello scrivere Il Convento scomparso in un faticoso ma entusiasmante lavoro di ricerca, è stato quello di salvare dall’oblio una vasta mole di documenti finora inesplorati, di consegnarli alla comunità e di far rivivere quel mondo ‘ormai dimenticato. Nel farlo ho cercato di contestualizzare il più possibile il passato che Lerici ha vissuto fra il 1490, anno in cui si iniziò la costruzione del monastero, fino al 1799, anno in cui il convento venne dismesso per opera dei napoleonici e ancora dopo, sino agli inizi dei lavori di costruzione della batteria militare fra il 1880 e il 1890, con la conseguente demolizione di tutto il complesso. Naturalmente accanto a questi intendimenti e di peso non inferiore nel sostenermi nell’impegno è stato il piacere della ricerca. Con molta umiltà mi sono immersa nella vita quotidiana del convento, subendone gradualmente il fascino e imparando a leggere con maggior celerità quelle terribili, contorte grafie, sostenuta dall’insostituibile Dizionario Latino Medievale-Italiano del Du Cange.
Associazione Nazionale Marinai di Italia – Sezione di Lerici